Finalmente è guerra aperta tra il Presidente Donald Trump e Twitter. L'altro giorno il social network ha definito i tweet di Donald Trump "potenzialmente fuorvianti", come risposta ha ottenuto la minaccia presidenziale di una chiusura.
Martedì Twitter ha bollato due dei tweet di Trump come "fake news", in quanto affermavano come le votazioni per posta avrebbero portato a una diffusa frode degli elettori.
La questione nasce dal fatto che i Democratici, con la scusa del pericolo sanitario, voglio incentivare il voto per corrispondenza senza aver proposto nessun modello valido, appellandosi al "buonsenso" e invitando a replicare le modalità di voto delle primarie. Sappiamo bene come, anche in Italia, questo sistema sia totalmente fallato. Sponsorizzare questo modello vuol dire essere in malafede e non tutelare il Diritto di Voto come si dovrebbe.
Punto di vista lecito e legittimo quello del Presidente Trump, punto di vista largamente condiviso da tantissimi cittadini, anche italiani. Ma anche in Italia stampa e mass media corrono scodinzolanti nel supportare la "crociata democratica".
Il Presidente si è sfogato subito sulla stessa piattaforma, con accuse pesanti. «Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali 2020. Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e alla frode, non è corretta, basandosi sul fact-checking delle Fake News Cnn e del Washington Post», ha twittato. «Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola e io, come presidente, non consentirò che accada», ha concluso.
Il presidente Donald Trump ha quindi detto di voler «regolare» o addirittura «chiudere» le piattaforme di social media dopo che Twitter aveva etichettato due suoi messaggi con l’avviso di “verificare i fatti”. Scelta che noi condividiamo visto anche il BAN DI CENSURA ricevuto proprio da Twitter.
Sarebbe il caso che nessuno si arroghi il Diritto di decidere cosa sia vero o cosa sia falso, è palese come questa sia una pesante violazione della libertà di parola e di informazione. Libertà che a quanto bisogna sembra bisogna lottare per mantenerla.